dott. Domenico Maria Martinelli Taverna
Medico chirurgo
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Fitoterapia medica
ANTICO OPIFICIO ERBORISTICO E FITOTERAPICO
progetto per il recupero della tradizione erboristica monastica di Officina dei Sogni ONLUS
Dott. Domenico Maria Martinelli Taverna
medico-chirurgo
Le piante medicinali agiscono secondo una segreta armonia. Il gioco dei sistemi multienzimatici, altamente correlati e interdipendenti della cellula vegetale, necessario a sostenere lo stato vivente, è paragonabile ad una orchestra di 2000 strumenti, nella quale ognuno interviene in quel solo e preciso momento e nulla è affidato al caso. Se potessimo ascoltare l'armonia del metabolismo cellulare, di sicuro si udirebbe: Gloria in Excelsis Deo.
Domenico Maria Taverna
Tutto ha inizio nel 1859 quando in un paesino del Principato della Calabria Ultra, don Andrea Taverna , il mio bisnonno, ottiene, dal Regio Uffizio del Protomedicato Generale del Regno di Napoli, la cedola di farmacista-speziale. Sui libri di storia c’è scritto che comprò la farmacia del defunto Don Giuseppe de Leo e la dotò di insegna, libri, vasi in terracotta, ceramica e mortai .Conservo ancora la sua bilancia, i suoi matracci, le beute, le storte, i mortai in bronzo e i vasi decorati a mano delle principali erbe medicinali e circa 1500 ricette manoscritte su carta pergamena nonché l’inventario dei preparati galenici e droghe-officinali della sua farmacia. Certo, di tempo ne è passato abbastanza e dopo tre generazioni di medici eccomi qua con i miei studi in Scienze Agrarie, prima, e di Medicina, poi ,a dar vita a quel vecchio e polveroso opificio erboristico e fitoterapico dove si dispensavano rimedi officinali con il favore della luna crescente, e di notte magari qualcuno giurava di aver sentito il "pianto della mandragora", pianta magica e allucinogena utilizzata anche come antidoto del sangue catameniale che le fattucchiere mettevano nelle loro pozioni amorose. Per non parlare poi dei potenti effetti afrodisiaci attribuiti alle cipolle. Certo, sciocchezze che di scientifico non hanno nulla. Eppure leggo che 100 anni prima del mio bisnonno , cioè nel 1756, il principe Raimondo de Sangro di Sansevero concluse la sua opera sulla Pervinca Rosea del Madagascar, una pianta definita dallo stesso come "antitumorale". Non ridete!
Oggi in chemioterapia antitumorale si utilizzano due principi attivi ricavati da questa pianta: la vincristina e la vinblastina. Essi sono due alcaloidi indolici in grado di bloccare la mitosi della cellula tumorale interferendo con i suoi microtubuli durante la duplicazione cellulare. Possibile che gli antichi già sapessero tutto ciò ?
La Fitoterapia che pratico nel mio studio da più di venti anni è basata sull’ evidenza delle prove scientifiche, cioè sui fondamenti scientifici e i dati clinici per l'utilizzo di piante officinali nella terapia ( evidence - based phytotherapy) pubblicate nella Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana a cura dell’Istituto Superiore di Sanità nonchè sulle monografie dell'EMA
Affidarsi a questo tipo di fitoterapia medica significa prendersi cura di sé con piante medicinali assunte in particolari formulazioni dette galeniche e preparate da un farmacista preparatore in modo adeguato e sicuro, sotto forma di estratti secchi o tinture idro-alcoliche, sciroppi, balsami, unguenti, ovuli, opercoli, pastiglie, vini medicati, tisane e decotti. Il medico che li prescrive lo farà in armonia con le necessità individuali dopo un attento esame clinico non trascurando la clinica medica convenzionale e le moderne metodologie diagnostiche e di laboratorio. Questo tipo di fitoterapia rappresenta quindi, una preziosa risorsa per equilibrare le funzioni fisiologiche di vari organi e apparati e migliorare il decorso di molteplici patologie anche in via complementare ai trattamenti convenzionali. I preparati salutistici su base vegetale che noi offriamo, possono completare e rendere più efficaci le cure farmacologiche in atto e, per la presenza di diversi fitocomplessi, possono esercitare il loro benefico effetto a più livelli perché sono ben tollerati e perché composti da sostanze naturali e biocompatibili con il metabolismo e la biochimica del nostro corpo.
Nel laboratorio didattico-artigianale dell' Antico Opifico realizziamo ricette magistrali per preparati erboristici e fitoterapici, come ad esempio tinture madri, tinture officinali, tinture spagiriche e altri tipi di estratti come oleoliti, enoliti, macerati glicerici, elisir, tisane e decotti
Formuliamo inoltre ricette per miscele di piante officinali, spezie, liquori artigianali, sciroppi balsamici, pomate, capsule, compresse, suppositori
Durante lo stage, i soci lavorano piante fresche provenienti da piccole aziende locali o si dedicano personalmente alla raccolta delle piante spontanee del nostro territorio (parco Regionale del Taburno). La lavorazione dimostrativa avviene così a poche ore dalla raccolta e si conclude con l'approntamento di un erbario botanico riguardante le piante del nostro areale che sono state oggetto di studio.
dott. Domenico Maria Martinelli Taverna
CORSI E MASTER DI ALTA FORMAZIONE IN FITOTERAPIA
Farmacopee di interesse storico, rare e di grande valore presenti nella biblioteca dell' Antico Opificio Erboristico, nell' edizione originale in pergamena o in copie anastatiche
L' Antico Opificio Erboristico e Fitoterapico di Officina dei Sogni ONLUS, in convenzione con l’Università degli studi di Siena e di Napoli (Federico II) intende:
Praticamente, ecco quello che facciamo:
1. Studiamo quali droghe si utilizzano nella malattia di cui è affetto il paziente della Onlus Officina dei Sogni (Ambulatorio della Solidarietà)
2. Mostriamo le schede grafiche, disegni e i video delle piante officinali specifiche imparando a riconoscerle
3. Studiamo il fitocomplesso delle piante officinali in questione, i suoi effetti biologici, il meccanismo di azione, la dose di assunzione, i metodi di preparazione degli estratti e il nome commerciale del medicinale fitoterapico in commercio
4. Andiamo alla ricerca, nel parco del Taburno, delle piante studiate
5. Confezioniamo un erbario botanico della pianta raccolta
6. Mostriamo, per quanto possibile, come si approntano alcuni estratti nel nostro piccolo laboratorio fitochimico
7. Somministriamo l’estratto preparato dal farmacista, su nostra ricetta magistrale, al paziente che ne faccia esplicita richiesta
8. Per preparazioni galeniche compiliamo la ricetta magistrale che consegneremo al paziente. Sarà poi sua cura consegnarla al farmacista preparatore di fiducia