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dott. Domenico Maria Martinelli Taverna
Medico chirurgo

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Preparazioni erboristiche: Tintura officinale (ALCOLITO)

2024-03-09 13:26

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fitoterapia, erboristeria, laboratorio alchemico,

Preparazioni erboristiche: Tintura officinale (ALCOLITO)

La tintura officinale è una preparazione liquida erboristica che si ottiene macerando in alcool la pianta secca (a differenza della tintura madre in cui si usa

La tintura officinale  è una preparazione liquida erboristica che si ottiene macerando in una soluzione idroalcolica la pianta secca (a differenza della tintura madre in cui si usa , invece, la pianta fresca.


Il rapporto tra il peso della pianta e la quantità del  solvente alcolico è di circa 1 a 5 (1:5) mentre l'alcool presenta una gradazione oscillante tra i 60° e gli 80°.
In alcuni casi particolari (come per
lo zafferna, ladigitale o il peperoncino) il rapporto tra la droga usata ed il solvente è di 1:10.


Così come per la tintura madre anche la tintura officinale non è titolata, per cui presenta un quantitativo di principi attivi che può essere variabile.




TINTURE OFFICINALE PER MACERAZIONE


Le piante medicinali sono fatte macerare in alcool etilico (spirito di vino) a 70°.


La proporzione tra piante SECCHE e il liquido è, generalmente, di 1:5, vale a dire che per preparare 1 litro di tintura è necessario avere 200 g di piante SECCHE.


Triturate le piante e versatele in un fiasco di vetro, con una grande bocca e con la capacità di 1 litro.


Le piante non dovrebbero sorpassare 3/4 dell'altezza del fiasco. Pressatele leggermente. Versate all’interno lo spirito di vino, ben rettificato a 70°, in modo che lo spirito raggiunga l’altezza di 4 o 5 cm sopra il livello del materiale vegetale.


Chiudere il fiasco bene e lasciatelo a macerare per 30 giorni.


Una volta che questo periodo di tempo è passato, filtrate e versate la tintura in un altro fiasco della stessa dimensione. Dopo avere drenato tutto il liquido, rimuovete le piante immerse nello spirito di vino e mettetele in un tessuto di cotone pulito. Strizzate molto bene  la tintura che rimane ancora nelle piante e versate questa tintura sull'altra. Ora rimuovete i resti che erano nel cotone e asciugateli al sole. Quando essi sono molto asciutti, metteteli in una pentola di ferro per fritture e inceneriteli. Questa operazione dovrebbe essere fatta all’esterno poiché si produrrà una grande quantità di fumo.


Raccogliete le ceneri, mettetele su una piastra di acciaio inossidabile e mettetele su una stufa gas con un fuoco molto forte.


Calcinate loro molto bene per almeno un ora o più a lungo, fino a quando si presenteranno come una cenere molto chiara.


Prendete le ceneri calde grigie, versatele un pò per volta nella vostra tintura e chiudete il fiasco. Fate riposare il tutto per una settimana e agitate il fiasco circolarmente una volta al giorno. Se volete aumentare il suo valore curativo, dovrete far circolare la tintura in un pellicano. Dovrete utilizzare un vaso da circolazione composto da un matraccio a fondo piano o dell'Erlenmeyer da 1 litro, con un altro pallone sferico da 250 ml con giunto maschio IN29, installato collo su collo sul matraccio inferiore.


La circolazione si compirà da sola. Lasciatelo per una settimana sottoposto ad un calore dolce da 40 a 50 o, su un piccolo forno elettrico con un controllo di temperatura.


A questa temperatura, lo spirito di vino si innalzerà e si condenserà nel pallone superiore, per poi ritornare a cadere nel pallone inferiore ricreando così una circolazione. Se la temperatura è troppo alta, correrete il rischio di creare molta pressione


Alla fine di questo periodo, filtrate in un altro fiasco attraverso un imbuto di vetro con cotone da filtraggio.


Rimuovere il resto che è rimasto nell'imbuto calcinatelo di nuovo, come precedentemente e versarlo, ancora caldo, sulla tintura. Ripetete il processo ancora una volta. Dopo l'ultima filtrazione, gettate via il caput che rimane in fondo al fiasco.


La tintura, ora, sarà forte e profumata. Tenetela nell'oscurità, in un fiasco completamente chiuso, protetto dalla luce.


 TINTURA OFFICINALE PER PERCOLAZIONE




si preparino 20 gr di melissa foglie secche


si preparino i 100 ml il solvente che secondo tabella deve essere alcool a 50°


(quindi 50 ml di alcool a 95°+ 50 ml di acqua )


 


Metti nel percolatore la melissa e impaccala bene cosi da evitare vie di deflusso anomalo del solvente che potrebbe trovare vie preferenziali di deflusso cosi da vanificare l'estrazione dei principi attivi dalla droga.
Prepara metà del solvente e versalo sulla droga.


 Lascia macerare per 8 ore a percolatore chiuso.


Trascorso tale tempo aggiungi l'altra metà del solvente e lascia macerare per altre 12 ore. A questo punto apri il rubinetto del percolatore e inizia la percolazione per 6 giorni con un ritmo di 20 gtt al min/litro soluzione. avendo cura di rimettere ogni volta il liquido estratto nel percolatore. ( praticamente è una macerazione con rinnovo continuo di solvente). Al termine si filtra e si spreme il residuo con un torchio. Si noterà che il volume è leggermente inferiore a 100 ml di partenza. Si dovrà quindi riportare a volume aggiungendo nuovo solvente fino a 100 ml ( riporto a volume). Fatto ciò, si


imbottigliamento  in flaconi di vetro ambrato con contagocce


Quindi : umettamento-macerazione- percolazione-filtrazione- riporto a volume -imbottigliamento