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dott. Domenico Maria Martinelli Taverna
Medico chirurgo

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TINTURA SPAGYRICA SEMPLICE

2024-03-06 10:29

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fitoterapia, erboristeria, laboratorio alchemico,

TINTURA SPAGYRICA SEMPLICE

Grazie a questo articolo capirai e potrai approntare una tintura spagirica secondo i metodi classici alchemici

TINTURA SPAGIRICA




Partiamo col prentere la pianta fresca e dividerla in tre parti di ugual peso oppure prendiamo tre parti di ugual peso della pianta secca.



La PRIMA parte darà LO ZOLFO, la vis animans, il fuoco (lo spirito) della pianta: l’olio essenziale parte liquida dello zolfo- (principio denso e odoroso) ottenuto con distillazione in corrente di vapore e purificato poi con distillazione in cucurbita a bassa temperatura. La parte fissa dello zolfo la otteniamo invece facendo evaporare il liquido rimasto dopo la distillazione del mercurio. Questo liquido, durante l’evaporazione si presenta come un miele. A questo punto viene messo in una pentola piroflam a fuoco lento. Questo miele diventa scuro,poi vulcanico, fa fumo, ha bolle gialle e poi catrame, poi duro e nero: è carbonizzato. Adesso si aumenta la temperatura a 500° e inizia la calcinazione fino a che rimane una cenere bianca. Che sarà poi lisciviata aggiungendo 3 parti di acqua distillata calda . Rimestare e aspettare che il sale non solubile precipiti. Adesso filtra e fa evaporare . Ciò che rimane è un sale cristallino.. Puoi anche usare il soxhlet.



La SECONDA parte sarà messa a fermentare per ottenere IL MERCURIO, la vis vegetans (l’anima) della pianta- principio fluido idro-alcolico (contenente i p.a.)



Per ottenere la quintessenza si procede in questo modo: con luna crescente, in un recipiente con gorgogliatore si mettono per 4 litri di acqua di fonte, 1000 gr di pianta+ 25 gr di lievito di birra+ 1 kg di zucchero. ( fare proporzioni per dosi diverse) Si posiziona il recipiente in un luogo tranquillo, all’ombra e a temperatura ambiente tra 18° e 25°. la fermentazione dura una lunazione intera ed è finita quando non si produce più gas. A questo punto abbiamo ottenuto un mercurio che deve essere purificato con una distillazione dolce per eliminare l’acqua “informata” e l’alcol amilico e una “zuppa” di piante che viene messa da parte e in seguito torchiata, asciugata e calcinata per ottenere la parte solida dello zolfo. L’acqua viene eliminata mantenendo la temperatura di distillazione a max 85°. quando non passa più alcol la 1° distillazione è terminata e ripetendola più volte (Dopo 7 distillazioni a 80°)si ottiene un mercurio puro. L’acqua la possiamo eliminare anche con la congelazione visto che la temperatura di congelamento dell’acqua è 0° e quella dell’alcol è di -114° Per eliminare l’alcol amilico si deve filtrare su carbone.



 La TERZA parte sarà incenerita in pentola di ferro e poi calcinata in crogiuolo a 450°dando origine ad una cenere bianca: IL SALE, la vis mineralis (il corpo) la terra principio fisso della pianta ( il sale proprio della pianta) che sarà poi o passata nel soxhlet fino ad ottenere una soluzione salina concentrata che sarà poi fatta evaporare (cio che rimane sul fondo è il sale solubile) oppure lisciviata con 3 parti in peso di acqua distillata calda e successivamente filtrata ed evaporata a meno di 90° tante volte fino a che non darà origine ad un sale bianco solubile : il sal salis, altamente igroscopico e che va ermeticamente chiuso. La parte insolubile del sale ( caput mortum ) si getta.



 



 


 


Abbiamo così ottenuto:


il Solfo liquido= (oli essenziali)+il Solfo solido=(i sali dello zolfo che sono bianchi)


il Mercurio=un alcol etilico puro


il Sale= 2 sali : uno solubile (sal salis= sale di tartaro= tartrato di potassio passato a carbonato di potassio per calcinazione)) e uno non solubile ( caput mortum)


 


L’ultima operazione consiste nel riunire queste tre sostanze in modo da ottenere la quintessenza della pianta. Ciò si ottiene con la circolazione detta pure rotazione o pellicanizzazione fatta con pallone (contenente la tintura), elmo e refrigerante. Viene eseguita per sette volte. 2 ore di riscaldamento e due o più di raffreddamento. Si riscalda durante il giorno anche alla luce del sole e si raffredda di notte alla luce della luna


assumere tre gocce tre volte al di con un po' di miele di acacia


la quintessenza si fa con alcol ricavato dalla fermentazione della pianta stessa


la tintura si fa con alcol ricavato dallo spiritus vini rettificato in grado di estrarre i Principi (Solfo + Mercurio) cioè l’anima tingens della pianta di cui si vuole fare la tinctura