Oleolito di iperico tripla estrazione La droga dell’iperico, rappresentata dalle sommità fiorite, contiene un fitocomplesso costituito da: · Naftodiantroni (ipericina, pseudoipericina) 0.05-0.3% molecole con effetto fotosensibilizzante e instabile al sole e al calore · Flavonoidi (iperoside, quercitina, rutina) 2-5% molecole antiossidanti · Acilfloroglucinoli (iperforina ,adiperforina) 4.5% fortemente instabili al sole e al calore · Tannini 9% · Acidi fenolici · Olio essenziale e deve contenere non meno di 0.08% di ipericina espressa come ipericine totali Estrazione dei principi liposolubili( ipericina,iperforina) Lasciate macerare in un barattolo con chiusura ermetica, per 30 giorni, 20 gr di sommità fiorite essiccate di Hypericum Perforatum in 80 gr di olio di mandorle, L’olio di Mandorle, infatti, è quello che riesce ad estrarre la quantità più elevata di ipericina. In un secondo barattolo, uguale al primo, ponete 20 gr di sommità fiorite essiccate di Hypericum Perforatum e fatele macerare per 30 giorni con olio di Macadamia. L’olio di Macadamia, infatti, è quello che riesce ad estrarre la quantità più elevata di iperforina. Entrambe le macerazioni (i due barattoli) devono avvenire a temperatura ambiente e al buio perché sia l’ipericina che l’iperforina si degradano con la luce solare e i prodotti di degradazione fanno assumere all’olio una colorazione rossastra. Trascorsi 30 giorni, il contenuto di entrambi i barattoli va filtrato, torchiato e l’olio messo da parte Estrazione dei principi alcool solubili (flavonoidi) In un terzo barattolo simile ai precedenti poniamo 20 gr di sommità fiorite essiccate di Hypericum Perforatum e 60 ml di etanolo al 96 %. Questa macerazione avverrà in 4 ore e a temperatura ambiente e non necessariamente al buio.Trascorso tale tempo si filtra, si torchia lo strizzato e si fa evaporare l’alcool in un bagno termostatato. A questo punto si unisce il contenuto dei tre barattoli ottenendo un olio con la più alta % di p.a. dell’iperico. Alla fine aggiungete vit. E (alfa-tocoferolo) come antiossidante allo 0.3% Quest’ olio verrà inflacconato in boccette di vetro scuro e conservato da parte per un anno. Concludendo, con l’iperico si fa l’oleolito perchè l’ipericina non è solubile in acqua. L’EFFETTO ANTIDEPRESSIVO DELL’IPERICO L‘iperforina presente nell’iperico, è in grado di inibire il reuptake (ricaptazione) della serotonina in modo diverso dagli SSRI (Selective Serotonin Reuptake Inhibitor). Mentre questi bloccano l’attività del trasportatore della serotonina (SerT, che funziona grazie ad un gradiente Na+/Cl–) per inibizione competitiva, l’iperforina (e forse gli altri composti attivi) sembrano aumentare il gradiente di sodio e calcio intracellulare influenzando di conseguenza la suddetta pompa Na+/Cl– e riducendo quindi l’attività del SerT. […] Al contrario di quanto causato dagli antidepressivi serotoninergici, l’iperforina si è dimostrata in grado di incrementare il numero di recettori per la serotonina a seguito di somministrazione cronica, suggerendo un potenziale effetto benefico. L’ipericina ha dimostrato avere forte affinità per i recettori sigma, i quali regolano a loro volta i livelli di dopamina. Inoltre agisce da antagonista sui recettori per l’adenosina, GABA-A, GABA-B e inositoli trifosfati, i quali regolano i potenziali d’azione causati dai neurotrasmettitori. Gli estratti hanno poi notevoli proprietà antiossidanti e neuroprotettive, nonché di miglioramento delle proprietà vascolari, che ne hanno suggerito l’uso in alcune patologie neurologiche. Per tali proprietà, degli studiosi affermano che gli estratti di iperico dovrebbero essere un trattamento di prima scelta della depressione negli anziani con elevato stress ossidativo. Queste qualità possono però essere sfruttate solo e solamente da preparazioni farmaceutiche ottenute con Estratti Secchi Standardizzati: (NERVAXON 300 mg -WS 5570- titolato in flavonoidi totali espressi come rutina, ipericina e iperforina) perché in Italia una disposizione del Ministero della Salute limita la quantità di ipericina presente in prodotti erboristici a 21 microgrammi al giorno. Molto inferiore ai dosaggi dimostrati utili per la cura della depressione e perciò priva di utilità pratica, essendo inoltre stato dimostrato in diversi trial che la concentrazione di iperforina è direttamente proporzionale agli effetti terapeutici
Si fa macerare in un recipiente chiuso ermeticamente e si tiene all’ombra perché l’iperforina è instabile sia all’ossigeno che alla luce. Si fa con i fiori freschi per trattenere ipericina e iperforina, ma dopo averli lasciati decantare un giorno o due per far evaporare l’acqua.
INTERAZIONI FARMACOLOGICHE DELL’IPERICO L’iperico modula il citocromo P 450 e la glicoproteina p e puà quindi modificare la farmacocinetica di molti farmaci. WARFARIN CICLOSPORINA CONTRACCETIVI ORALI TEOFILLINA DIGOSSINA INIBITORI DELLE PROTEASI INIBITORI DELLA TRASCRITTASI INVERSA ANTIEPILETTICI STATINE MIDAZOLAM VERAPAMIL OMEPRAZOLO LOPERAMIDA IBUPROFENE DESAMETASONE PREDNISONE BUTESONIDE METADONE DESTROMETORFANO VORICONAZOLO ERITROMICINA IMATINIB TRIPTANI ANTIDEPRESSIVI SSRI ORMONI TIROIDEI TACROLIMUS IRINOTECAN ANTITUMORALI CONTRO LA TOPOISOMERASI IIA OLIO ESSENZIALE DI BERGAMOTTO Si ricorda infine che il suo effetto antidepressivo si manifesta dopo 15-20 giorni dall'assunzione. In questo lasso di tempo il paziente va scrupolosamente attenzionato in quanto l'iperico agisce prima sull'inibizione e poi sul dolore morale. il paziente quindi avrà una finestra nella quale non ha più l'inibizione pur persistendo il dolore morale e ciò lo espone al concreto rischio di suicidio. Nella preparazione degli oleoliti la pianta fresca o secca viene immersa nell’olio di mandorle o di oliva e lasciata in macerazione dai 30 ai 90 giorni. Solitamente per 20 g di droga si utilizzano 100 g di olio. Trascorso il tempo necessario si filtra il tutto, Se la pianta è fresca bisogna dividere l’olio dall’acqua rilasciata dalla droga stessa tramite un imbuto separatore. Si ricava in questo modo un prodotto oleoso da utilizzare per via esterna. Il modo più nobile per realizzare un oleolito è il procedimento di estrazione tramite decozione solare: occorre usare un vaso di vetro trasparente a bocca larga da riempire con rosmarino essiccato o fresco. Si coprono i fiori con olio extravergine di oliva, oppure girasole, lino o vinaccioli, meglio se biologici. Evitare l’olio di mandorle perché nella decozione solare tende a irrancidire. Le quantità sono circa 400 gr. di rosmarino, fiori e foglie, essiccato (oppure 600 gr. se freschi) in 750 ml di olio. Il contenitore con fiori e olio va esposto in zona soleggiata, avendo l’accortezza di tenerlo chiuso con una garza sterile fissata con elastico durante il giorno, per fare in modo che l’acqua contenuta naturalmente nella pianta possa evaporare e chiuso ermeticamente durante la notte per evitare che entri l’umidità. Se avete scelto i fiori già essiccati, potete semplicemente chiuderlo ermeticamente giorno e notte. Il vaso va esposto per 1 settimana al sole, avendo la cura di rimestare quotidianamente. Dopo 1 settimana il composto va travasato in vetro verde o marrone e lasciato in decozione in un luogo dove prende il sole solo per mezza giornata. Occorre ancora 1 mese per ottenere l’estrazione dei principi attivi da parte dell’olio. Dopo questo tempo si può filtrare e utilizzare direttamente sulla pelle. L’oleolito di rosmarino, da usare esclusivamente per via esterna, è naturalmente antinfiammatorio, allevia gli spasmi e le contratture. Potete usarlo per dolori articolari e muscolari. Esso, infatti, dà buoni risultati nel trattamento delle affezioni reumatiche e muscolari, e anche in caso di distorsioni, negli stati di ipotonia muscolare in generale e nelle forme di gotta. Inoltre ha un effetto stimolante sul sistema nervoso: se ti senti stanco e hai poca energia, usalo per un massaggio energizzante e ritroverai buonumore e concentrazione.
Oleolito di Rosmarinus officinalis